Un piccolo racconto, sulla mia piccola carriera per dare luce e suggerimenti a quelli che come me hanno iniziato un percorso come freelance autodidatta.
Ripensare ora, a distanza di anni, ai primi passi nel mondo digitale da freelance, la prima cosa di cui mi rendo conto sono le differenze tecniche, creative e manageriali che ho acquisito nel corso delle mie esperienze e che coltivo quotidianamente.
Sei anni fa, creavo siti web per amici (spesso gratis), con una tecnologia che oggi evito e sconsiglio, disegnavo interfacce senza avere canoni o regole ben definite e non sapevo niente di fiscalità. Oggi nel mio piccolo, mi gestisco una bella fetta del lavoro fiscale, mi organizzo chiamate, ore di lavoro, collaboratori da pagare, spese e rientri economici. A Natale 2019 Ho messo online il nuovo sito Melinda.it in collaborazione con Nadler Larimer & Martinelli e Alberto Pozzi il mio collaboratore e mentore, nonchè un grande amico.
Come sono passato da avere pochi clienti a lavorare con un grande nome come Melinda?
Per quanto mi dilungherò romanzando il mio racconto, la risposta è semplice: coltivando le collaborazioni e mantenendo una corretta professionalità.
Poco più di un anno fa, Alberto mi chiamò per aggiornarmi su interventi da fare su alcuni siti che ho attualmente in gestione, alla fine della telefonata con un fare alla Steve Jobs “One more Thing”, mi accennò alla possibilità di realizzare il nuovo sito Melinda, la mela più famosa al mondo.
Da li a poco Nadler affidò ad Alberto il compito di formare un team e creare una presentazione con tutti i membri da presentare ai responsabili Melinda, così da convincere il cliente che fossimo il dream team di cui avevano bisogno. Un grande ringraziamento devo farlo ad Alberto ovviamente, che ha creduto in me senza mai avere dubbi e senza che avessi un portfolio attivo con clienti così importanti. Avevo una moltitudine di lavori disegnati e sviluppati alle mie spalle, ma nessuno di queste dimensioni e difficoltà. Ho ripagato la sua fiducia cercando di avere sempre serietà, tranquillità e una tendenza al problem solving scattante e conclusiva.
Alberto ha controllato, gestito e mosso ogni passo con cautela per creare e mantenere unità e serenità in un team che non si sarebbe mai incontrato di persona (solo dopo la messa online), svolgendo un lavoro eccellente, programmando meeting online settimanali fissi (ogni martedì alle 9), dividendo le varie fasi del progetto con le corrette tempistiche e le giuste precauzioni prese in vista di imprevisti.
I semi iniziano a crescere
Da Aprile a Luglio, si sono svolte le fasi di sopralluogo nella bellissima Val di Non in Trentino, dove Melinda coltiva le sue celebri mele e ha creato dei Tunnel sotterranei denominati Celle Ipogee che ricordano l’area 51 dei vecchi film cult americani, questo deve far capire la cura e l’amore che il consorzio pone nei suoi prodotti. Maurizio Zatachetto, art director con la A e la D maiuscola, si è occupato di tutta la parte fotografica, multimediale e design del sito web, girando di persona i video, scattando ogni foto che vediamo sul sito e disegnano con creatività spiccata il layout di ogni pagina.
Tra Luglio a Settembre Alberto e Simona Acquistapace si sono occupati della creazione dei contenuti testuali, con un’esperienza decennale nel settore hanno realizzato oltre 50 pagine iniziali per la messa online, senza contare le pagine delle mele e quelle delle ricette. Alberto attualmente segue ancora il sito lato SEO, migliorando periodicamente sezioni e pagine grazie ai risultati che ottiene dalle sue accurate analisi.
Verso la metà di Settembre io con il mio collaboratore backend (oramai storico) Simone, abbiamo iniziato lo sviluppo seguendo i layout e impostando tutte quelle particolari sezioni che richiedevano una determinata cura in ogni formato di visualizzazione possibile. La difficoltà principale di un sito corposo come Melinda, sta nel creare e personalizzare molti template di pagina, impaginazioni che variano a seconda della lunghezza del testo, posizione delle immagini, dimensioni delle foto, uso dei video e multilingua, il tutto personalizzato sia lato front che lato backend, in modo rendere la gestione e gli aggiornamenti al sito veloci e scattanti.
Il mio Autunno è stato occupato in gran parte dallo sviluppo strutturale del sito, arrivando a fine Novembre per fare un attendo fine tuning e sistemare ogni piccolezza, correzione, bug, visualizzazioni errate su formati schermi differenti, fino alla più piccola virgola. Una delle ultime fasi è stato l’inserimento del materiale ufficiale e confermato tra foto, testi e video con un ulteriore controllo per scrupolo e sicurezza.
Dicembre 2019, possiamo cogliere la mela
Qualche intoppo ovviamente è stato riscontrato, qualche ritardo si è verificato e qualche piccola discussione è stata inevitabile, ma la vera grandezza di un team non è quella di non sbagliare mai ma di pensare subito a come risolvere il problema, stimolarsi quando c’è un blocco, trovare sentieri alternativi quando il percorso è senza uscita.
Non so se sia stata fortuna, pazienza da parte tutti, professionalità o l’ottima gestione manageriale, ma devo ammettere che è stato uno dei progetti più belli, stimolanti e incoraggianti a cui ho partecipato e i risultati, prima per me stesso poi dai riscontri ricevuti nei mesi successivi hanno dato i loro frutti. Ogni tanto ancora oggi navigo il sito con molta soddisfazione e orgoglio.
Insomma, l’impegno quando sudato e sentito ripaga sempre. Mantenere sempre calma ed educazione con un cliente o un collaboratore è la prima regola, la stima reciproca, il voler cercare una soluzione insieme e non fare una gara di meritocrazia ripaga di più di ogni altra cosa, essere su un podio con una bella squadra è come aver vinto quella coppa tante volte quante i membri della squadra che hai accanto.